Davide D’Arcangelo: promuovere una PA più efficiente per gestire al meglio i fondi del PNRR

Davide D'Arcangelo

Il nostro Paese, grazie al raggiungimento degli obiettivi da parte del precedente Esecutivo, ha potuto incassare una somma di 66,9 miliardi di euro. Se gli obiettivi continueranno a essere rispettati, la prossima quota toccherà 19 miliardi di euro. Come però ricorda Davide D’Arcangelo – Vicepresidente di Impatta, network di imprese e professionisti nato dall’iniziativa di Earth Day Italia – nel 2022 l’Italia ha speso meno del 30% dei fondi previsti dal PNRR e con ogni probabilità chiuderà il 2022 con una spesa al 50%.

Le risorse messe a disposizione sono ingenti, ma una inadeguata efficienza nello spendere i fondi, unita al ritardo della spesa, sottolinea il centro studi di Confindustria, “peserà sulle amministrazioni locali come beneficiarie finali”. In una situazione complicata come quella attuale in cui agli appalti deserti si aggiungono rendicontazioni difficili e una lenta burocrazia, “gli enti locali – specifica Davide D’Arcangelo – rappresentano il fanalino di coda del PNRR”.

È quindi giunta l’ora che la Pubblica Amministrazione si prepari a un concreto cambio di rotta e in questo l’innovazione rappresenta un elemento imprescindibile. Per poter innovare, la PA deve quindi affidarsi alla figura del Public Innovation Manager, deve prevedere l’assunzione di nuovo personale e la formazione di quello attuale. Risulta inoltre indispensabile, conclude Davide D’Arcangelo, intraprendere un dialogo con l’Europa “per arrivare a dei correttivi utili ad agevolare la spesa degli enti locali”.

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